I Paesi BRIC e l’Italia, una nuova risorsa per il turismo? Statistiche e considerazioni

Siamo quasi a fine 2011 e in base ad alcuni dati diffusi recentemente possiamo fare un report ed evidenziare le tendenze in atto del mercato turistico in Italia per quanto concerne l’incoming dai Paesi che fanno parte del BRIC.

Questo acronimo, usato in economia, si riferisce alle quattro nazioni caratterizzate da una forte crescita del Pil negli ultimi anni e destinate a dominare l’economia mondiale, secondo le previsioni, per i prossimi 50 anni: Brasile, Russia, India e Cina.

E’ utile conoscere nel dettaglio quali sono i flussi che determinano un saldo positivo della bilancia turistica italiana: è proprio grazie alla spesa degli stranieri, secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo (che riporta una ricerca della Banca d’Italia), che l’avanzo complessivo si attesta a 6.449 milioni di euro per il periodo gennaio-luglio 2011, rispetto ai 5.884 del 2010 per lo stesso lasso di tempo.

Chi sceglie l’Italia per le proprie vacanze?

Anzitutto consideriamo la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri, cresciuta del 5,6%, registrando un totale di 18.004 milioni di euro, un segnale positivo in un quadro non entusiasmante a livello globale e che andrebbe valorizzato il più possibile.

Al contempo è vero che i turisti di Brasile, Russia, India e Cina in Italia sono in percentuale bassa rispetto a paesi come Stati Uniti e Francia ma sono una componente da tenere d’occhio sia per la capacità di spesa sia per l’appeal che il Belpaese è in grado di esercitare.

Non è un caso che l’Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, abbia organizzato delle mostre evento in questi quattro Paesi per promuovere il brand Italia e consolidarne l’immagine positiva e innovativa: gli appuntamenti sono cominciati lo scorso 27 agosto in Russia e Cina.

Scopriamo dunque quali sono le preferenze di questo tipo di turisti in merito a destinazioni e tipologie di hotel.

Non solo caffè e samba, il Brasile esporta anche turisti

L’economia brasiliana è cresciuta nel 2010 del 7,5% ed è la settima a livello mondiale. Il legame con il nostro Paese sta nel fatto che ben 30 milioni di brasiliani sono di origine italiana, perciò oltre al fascino del patrimonio artistico, un forte stimolo è dato dalla comunità italiana in loco, che ha interesse a promuovere il Made In Italy in tutti i suoi aspetti.

Come si nota dalla statistica qui in basso, l’Italia è la quinta destinazione europea per i turisti brasiliani come numero di biglietti aerei venduti, ed è in crescita costante (dai 270.352 biglietti emessi nel 2006 ai 397.573 del 2009).

Questo, invece, il dato relativo agli arrivi per regione e tipologia di struttura ricettiva, riferito al 2009:

Per un migliore posizionamento rispetto ai competitors sarebbe opportuno lavorare sull’offerta di voli charter, ancora troppo ridotta rispetto alle richieste, sugli investimenti in promozione anche in lingua portoghese per raggiungere un target più ampio e infine migliorare il pricing di alberghi e ristoranti, considerato troppo alto rispetto ad altre nazioni europee.

Missione Turismo: dalla Russia con amore

I dati economici complessivi non sono del tutto positivi in quanto nel 2010 c’è stato un recupero sul Pil (che era sceso del 7.9% nel 2009) solo parziale, tuttavia il turismo outgoing è in forte ripresa, basti pensare che nei primi 9 mesi del 2010 il numero di turisti russi che ha fatto un viaggio all’estero è salito del 34%.

Il nostro Paese, come si evince dai dati riportati, resta una delle mete più amate dai viaggiatori russi, che preferiscono le città d’arte magari in combinazione con altri fattori: vacanze balneari nel Sud e nelle Isole oppure turismo invernale in Trentino e Val d’Aosta, o in alternativa le località termali per soggiorni all’insegna del benessere.

Le regioni favorite risultano essere Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lazio e Lombardia.

 

Da rimarcare il forte potenziale del mercato russo, poiché solo il 5% del totale degli abitanti viaggia all’estero e le previsioni di crescita e diversificazione turistica sono concrete, di pari passo con l’aumento dei redditi medi.

Le altre caratteristiche tipiche del turismo proveniente dalla Federazione Russa sono: una forte propensione a spendere, dovuta all’emersione dei nuovi ricchi (basti pensare che il numero di miliardari in Russia è aumentato del 50% nel 2009, si avete capito bene!), una richiesta sempre più massiccia di destinazioni fornite di Spa, attività sportive e specialità enogastronomiche, la tendenza a prenotare a distanza ravvicinata dalla partenza (in media 4 settimane prima della data desiderata).

Questi dettagli, evidenziati nella ricerca condotta da Eventica Communications, ci sono utili per comprendere su cosa puntare per potenziare l’attrattiva dell’Italia e soddisfare le richieste di questi turisti molto esigenti.

India, da Bollywood verso l’Italia per vacanze di lusso

L’India si è confermata la seconda economia al mondo per tasso di crescita e il Pil dovrebbe rimanere intorno all’8,9% di aumento per il 2011. Il bacino dei turisti potenziali verso l’Italia, in ogni caso, riguarda perlopiù la classe alta e medio-alta, che ama visitare location di nicchia, quindi lontane dal turismo di massa, e magari concentrarsi su una singola regione.

La middle-class indiana, viceversa, privilegia mete più classiche come Roma, Venezia, Pisa e Firenze. Vediamo nel dettaglio l’elenco delle regioni con arrivi e presenze.

I turisti indiani, inoltre, differiscono dagli altri Paesi BRIC per le stagioni in cui viaggiano con più frequenza: in India, infatti, il periodo estivo va da aprile a giugno, corrispondente alla media stagione da noi. Aggiungiamo anche che nei mesi di novembre e dicembre ci sono molte partenze perché ricorrono numerose festività hindu e molti indiani si sposano proprio in quel periodo. Quindi l’india è un ottimo mercato anche per aumentare l’occupazione anche in bassa stagione.

Per questi viaggiatori l’Italia è una meta trendy, che offre molte opportunità sia per vacanze culturali che per lo svago vero e proprio (grazie allo shopping di lusso). Il turista appartenente alla upper-top class (stimabile in 80 milioni di persone, anche in questo caso si avete capito bene! :-) ) preferisce le visite guidate, la buona tavola ma anche il casinò e i servizi personalizzati tipici degli hotel a 5 stelle.

Una peculiarità di questo mercato è la recente diffusione di Internet, non ancora ai livelli occidentali ma in costante crescita. L’incremento di utenti Facebook è stato del 619% nel 2009, infatti è usato anche a scopi promozionali in ambito turistico, dato da tenere a mente qualora si voglia attrarre nuovi viaggiatori da questo Paese. Altrettanto importante il dato sui cellulari, che crescono di 15 milioni di unità ogni mese.

Riguardo il versante business travel c’è un ulteriore aspetto interessante dell’India: la possibilità di offrire set e location per film, essendo Bollywood la più grande industria cinematografica al mondo. Può sembrare bizzarro, ma un paese come la Svizzera è riuscita ad aumentare gli arrivi dall’India grazie al supporto dell’Ambasciata Svizzera in India, l’Ente Svizzera Turismo e i registi di Bollywood che hanno scelto questa meta per girare alcuni film.

L’Italia potrebbe sviluppare una partnership di questo genere per proporre pacchetti turistici e condizioni speciali per chi lavora nel mondo dello spettacolo.

La Cina è vicina?

Il 2010 è stato un anno segnato dal forte incremento di viaggi dalla Cina verso l’estero, e per quel che riguarda l’Italia va sottolineato che il 20% di questi sono viaggi d’affari, una quota destinata a crescere e da considerare un punto di forza.

Il turismo individuale riguarda soprattutto la popolazione ad alto reddito, quindi anche in questo caso sono i viaggi di lusso a rappresentare la tipologia maggiormente richiesta, conseguenza della crescita economica cinese che coinvolge in primo luogo le classi sociali già privilegiate.

Per capire meglio le scelte del turista-tipo cinese, osserviamo il dato degli arrivi e presenze per l’anno 2009 suddiviso per regioni:

 

Come evidenziato nel grafico, le mete preferite dai Cinesi sono concentrate principalmente in quattro regioni: Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto.

Ciò che emerge nettamente dalle statistiche è che il nostro Paese è identificato come brand di qualità, non solo per la ricchezza storico-artistica ma anche per il lifestyle, il prestigio del settore moda (che stimola i viaggi con finalità di shopping di lusso), la varietà enogastronomica, il clima e la tipologia di strutture ricettive quali ville, palazzi nobili e resort.

Tuttavia si lamenta anche una scarsa presenza, sul web, di informazioni turistiche in lingua cinese sull’Italia e la poca coordinazione in merito alla promozione del Belpaese come destinazione turistica.

L’Italia per molti cinesi è un’icona, un simbolo che racchiude molti pregi, proprio per questo è giunto il momento di ampliare le proposte turistiche e valorizzare anche altre mete minori oltre a Roma, Napoli, Firenze e Milano dove si indirizzano i viaggiatori cinesi, per trasmettere un’immagine più ricca ed eterogenea del nostro territorio.

Cosa attrae maggiormente i turisti di lusso?

A questo punto uno sguardo complessivo è essenziale per districarsi meglio nella giungla di dati e previsioni.

Una ricerca condotta dall’International Luxury Travel Market, fiera che si svolge a Cannes (l’appuntamento è dal 5 all’8 dicembre prossimi), ci è utile per capire chi sono e cosa desiderano i viaggiatori di lusso quando scelgono una vacanza.

La survey di ILT, “The Future of Luxury Travel” è stata condotta via Internet e tramite focus group sia con i clienti che con gli albergatori del settore.

L’identikit del turista di lusso è certamente cambiato negli ultimi anni, vediamo come.

I nuovi ricchi sono sempre più giovani

Dal grafico che segue si evince con chiarezza: la maggioranza dei viaggiatori di lusso è compresa nella fascia d’età 45-54 anni, ma quella 35-44 è in costante aumento, essendo arrivata quasi al 30% del totale. Questo comporta nuovi bisogni e richieste diverse per questo tipo di turisti, e soprattutto conferma l’affluenza di persone dai paesi emergenti e l’aumento di giovani manager. Inoltre molti di questi hanno già viaggiato in precedenza, magari con i genitori, e hanno maturato esperienze che oggi li portano a viaggiare in tutto il mondo.

I servizi chiave per il luxury travel

Secondo la ricerca ILT quello che cercano questi turisti non è il lusso ostentato, bensì dei luoghi dove vivere esperienze autentiche, nei quali l’eleganza non sia sopra le righe ma una componente naturale della location.

Per questa ragione al primo posto svettano i servizi di tipo gastronomico (intesi non solo come genuinità dei prodotti ma anche come corsi di cucina personalizzati), panorami mozzafiato e riserve naturali da visitare, assieme ad itinerari artistici e culturali.

Soffermandoci sull’Italia notiamo che le mete favorite dai turisti di lusso di tutto il mondo restano la Toscana e la Costiera Amalfitana, garanzie di qualità, ma va ribadito che anche le mete poco note possono costituire degne attrattive per clienti con alta capacità di spesa.

In conclusione la realizzazione di una partnership tra tutti gli operatori del settore turistico di alto livello e i loro clienti resta la mossa vincente per fornire esperienze di viaggio davvero straordinarie e accattivanti.

Qualche consiglio per intercettare utenti target BRIC

A questo punto se siete interessati ad ottenere maggiore visibilità nei confronti di uno o più fra i paesi BRIC e vi state domandando cosa fare in merito, vi fornisco qualche consiglio veloce.

1) Integrate nel sito del vostro hotel una o più lingue target: se decidete per esempio di intercettare potenziali clienti brasiliani dovrete per forza avere sul sito la lingua portoghese, stesso discorso vale per la Cina e la Russia. A tale proposito un nostro cliente, l’Hotel Bellevue di Cortina d’Ampezzo integrando nel sito anche la lingua Russa è riuscito ad ottenere una buona percentuale di visite e prenotazioni proprio da utenti russi.

Rispetto al vecchio sito sul quale non era presente la lingua russa, abbiamo riscontrato più visite, accessi più lunghi e più prenotazioni, un risultato possibile grazie al fatto che gli utenti russi ovviamente hanno gradito il fatto di poter consultare i vari contenuti del sito nella loro lingua madre, ed inoltre hanno percepito che il Bellevue aveva già esperienza con clientela proveniente dalla Russia.

2) Investite in Pay Per Click e SEO per la lingua target: Se volete intercettare gli utenti BRIC sui motori di ricerca, è il caso di realizzare prima una campagna PPC e poi sulla base dei risultati ottenuti (visite e prenotazioni) anche l’ottimizzazione SEO della versione in lingua straniera.

3) Strategic Placement su portali stranieri: individuate almleno 5 siti o portali turistici in lingua straniera con una buona visibilità per la vs. destinazione e richiedete l’inserimento per il vs. hotel.

4) Realizzate offerte e pacchetti in linea col target di riferimento: Come avete letto in questo post ho evidenziato gli interessi del turista BRIC, che viene in Italia soprattutto per la buona cucina, l’enogastronomia, il benessere e lo shopping di lusso, quindi se volete avere il giusto appeal, create dei pacchetti tematici allettanti.

Infine se volete avere ulteriori info sui paesi BRIC, vi conviene venire alla BTO a Firenze, visto che in programma c’è proprio un ampio focus su questo argomento!

Le fonti di questo post:

– http://www.esteri.it

– http://www.ontit.it/

– http://www.eventica.co.uk/

– http://www.iltm.net/

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2 Comments

  • luca martucci ha detto:

    Interessante articolo…peccato che i dati sugli arrivi dal Brasile non siano molto attendibili …é un problema piú volte segnalato ..le statistiche non considerano arrivi via hubs europei !
    buon lavoro

  • Anonimo ha detto:

    Ciao Luca, effettivamente la tua osservazione rende i dati non attendibili al 100%, ma possibile che sia così difficile reperire l’incoming brasiliano che passa per altre peasi europei prima di arrivare in Italia? :-)

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