Quali sono i principali trend per il SEO nel 2011?

In questo post riprendo un interessante articolo pubblicato da Dave Chaffey esperto SEO di Econsultancy, aggiungendo però informazioni, considerazioni personali ed un interessante case history che si sposa alla perfezione con l’argomento in questione, ovvero: “Quali sono i principali trend SEO che meritano di essere seguiti con attenzione nel 2011?”

1. L’impatto di social e corporate blog sul ranking

L’annuncio che le attività sui social adesso influenzano il ranking sui motori di ricerca è sicuramente una novità degna di nota, ne ho parlato recentemente sul blog della mia web agency in un post dal titolo provocatorio “I social network sono utili in chiave SEO? Si! No! Boh?”.

Molti alberghi a tale proposito stanno facendo sforzi per integrare il SEO con un lavoro di PR online e con le attività social media, ma putroppo in molti casi con scarsi risultati.

In merito vorrei rendervi partecipi di alcune attività svolte per un mio cliente, proprio in ambito social, ma anche relative ad un corporate blog, le quali hanno prodotto risultati straordinari.

Nel 5 maggio 2010 noi di Secret Key abbiamo realizzato un blog per l’Hotel Palazzo Ravizza di Siena, con il preciso scopo di fare marketing territoriale per promuovere sia la destinazione, che la struttura ricettiva. Nel blog in questione che potete visionare all’indirizzo www.blogsiena.it in circa 8 mesi sono stati pubblicati 58 post in doppia lingua (italiano ed inglese), riguardanti eventi e news avvenuti a Siena e provincia. Oltre al blog abbiamo creato una pagina fan professionale su Facebook ed un profilo su Twitter, e tutti e 3 sono stati rispettivamente collegati con un link al sito ufficiale dell’hotel.

Questo network così piccolo ma così ricco di contenuti tematici ha generato benefici SEO sotto tutti i punti di vista:

  • Il sito web è passato in meno di un anno da page rank 3 a page rank 5, un valore altissimo per il sito di una piccola struttura ricettiva. Questo incremento è stato possibile solo grazie alla tematicità e alla qualità dei contenuti pubblicati sul blog, e va detto che mai avremmo ottenuto lo stesso risultato con attività di link building tradizionali (scambio link, article marketing, iscrizione in directory, etc.).
  • Il corporate blog ha ottenuto in breve una grande visibilità sui motori di ricerca, portando di riflesso sul sito di Palazzo Ravizza visite e traffico qualificato da parte di utenti italiani e stranieri, i quali cercando in fase iniziale informazioni su Siena, si sono poi rivelati anche molto interessati al sito dell’hotel, poiché probabilmente avevano bisogno di trovare una sistemazione per la loro vacanza.
  • Grazie al piccolo network realizzato, anche il sito ufficiale di Palazzo Ravizza si è collocato stabilmente in prima pagina su google e bing per ricerche effettuate con parole chiave ad alto traffico, tipo hotel siena.
  • Altro dato interessante e sicuramente correlato alla strategia SEO messa in atto e ai fattori da essa innescati in ambito social (like, condivisioni e retweet), riguarda la visibilità ottenuta su facebook dalla fan page di Palazzo Ravizza, che appare sempre fra i primissimi risultati per ricerche effettuate con parole chiave generiche tipo Hotel Siena. Vedi immagine di seguito.

2. Ricerca Mobile

Google di recente ha rivelato che negli ultimi due anni le ricerche da dispositivi mobile sono cresciute del 500%. Si può capire quanto sia importante questo settore anche perché Google ha introdotto nel suo strumento per parole chiave, i trend relativi alle ricerche mobile per determinate keyword.

Bisogna perciò fare attenzione e concentrarsi su tattiche specifiche per il mobile SEO e a quanto sono decisive da quando l’aumento degli smartphone sta portando a risultati di ricerca simili a quelli ottenuti sui computer desktop.

Dunque quanto è determinante implementare del contenuto specifico per il mobile?

Avere un sito mobile porta benefici a prescindere o al momento ci sono realtà che  non ne hanno bisogno?

Come gesitre i contenuti mobile per evitare penalizzazioni dai motori di ricerca? Come misurare obiettivi e conversioni di un sito mobile?

Riguardo a queste domande pubblicherò prossimamente un post apposito.

3. Ricerca locale

Correlato a un aggiornamento dell’algoritmo e dell’interfaccia di Google alla fine dello scorso anno, Google Places è diventato molto più importante per le ricerche a carattere locale, tipo “hotel + destinazione” per capirci.

Se osservate infatti i primissimi risultati della ricerca in ambito alberghiero ma non solo, noterete che compaiono sempre siti web di strutture ricettive che hanno una scheda su google places, con tanto di icona posizionata sulla mappa relativa alla zona. Questo è il segnale che è giunto il momento di fare qualcosa in proposito, cercando di capire bene quali sono le dinamiche che determinano il posizionamento su google places.

4. Ricerca in tempo reale e social search

Non abbiamo sentito parlare molto della real-time search finché Google non ha integrato i social network tra i risultati della ricerca organica, circa un anno fa.

Questo sembra avere impatto solo su grossi volumi di ricerche di brand e trending topics.

Però come ho detto in questo post, Google e Bing oltre a favorire pagine e contenuti freschi e pubblicati di recente, danno risalto anche a contenuti e aggiornamenti di status che sono stati “likati” su facebook o amplificati su Twitter.

5. Ricerca video

Statistiche divulgate recentemente mostrano YouTube come il secondo più importante motore di ricerca in molti paesi. Questo suggerisce le opportunità offerte dai video, che dovrebbero essere contemplati in una strategia SEO a 360°, così da ottenere visibilità per ricerche su molteplici canali.

Noi per esempio sempre per l’Hotel Palazzo Ravizza abbiamo realizzato un bel video di presentazione e lo abbiamo spinto sui più importanti siti e canali di video sharing, posizionandolo nei risultati in prima pagina delle ricerche video su google.

Vedi immagine di seguito:

6. Opportunità di attirare traffico da altri siti

C’è la tendenza, nel SEO, a cercare di aumentare la link popularity e generare traffico verso i propri siti ottenendo scambi link da altri siti. Con l’evoluzione del social web ci sono nuove opzioni per raggiungere un’audience interessante ed ottenere benefici lato SEO.

Di seguito riporto alcune categorie di siti che stanno crescendo di importanza, spesso anche ottenendo ottima visibilità nei risultati dei motori di ricerca:

Siti di Q&A, ovvero di domande e risposte come Yahoo! Answers contano molto, ma anche siti generici come Quora e più di nicchia come StackOverflow sono sempre più importanti.

Siti di article marketing e comunicati stampa – la “vecchia scuola” del SEO – si rivelano ancora un’ottima risorsa, a patto che scegliate solo quelli che pubblicano articoli originali e di qualità, effettuando un controllo con moderazione.

7. Web Analytics

Per molti questo ultimo punto sembrerà scontato, ma per esperienza vi dico che buona parte degli albergatori trascura l’analisi delle statistiche relative agli accessi sul proprio sito, che invece è una componente fondamentale del SEO. Dalle statistiche oltre a determinare lo stato di salute di un sito web (visite, frequenza di rimbalzo, fonti di traffico, etc.), come già dettopiù volte, possiamo anche misurare gli effettivi ritorni sui vari investimenti ed attività di web marketing in corso.

In alcuni casi però le statistiche ci possono anche fornire piacevoli sorprese, rivelando contenuti del nostro sito che sono in grado di generare traffico ed accessi inaspettati.

Recentemente sul sito di un cliente mi è capitato di riscontrare parecchie visite generate da alcune combinazioni di parole chiave, sulle quali però io non avevo fatto alcuna attività SEO. La maggior parte degli accessi erano arrivati in maniera spontanea grazie ad una pagina in cui era presente un’offerta speciale pubblicata dal mio cliente, il quale in totale autonomia tramite il suo CMS aveva realizzato un contenuto talmente ricco ed originale, da essere indicizzato in prima pagina su google.com.

Grazie a questa scoperta abbiamo trovato un nuovo interessantissimo filone di “parole chiave di nicchia”, ed impostato una strategia SEO dedicata per ottenere ulteriore visibilità.

8. Markup semantico

Scendiamo leggermente sul tecnico… Il “web semantico” è stato annunciato per anni senza progressi decisivi rispetto all’originale visione di Tim Berners-Lee. Ma ogni anno ci sono evoluzioni significative nei microformati.

Google adesso supporta molti microformati, con Facebook e Twitter coinvolti per diversi tipi di eventi e video. I microformati sono impiegati da tutti nel SEO, in particolare sui siti di transazioni.

Considerazioni Finali

Il SEO è un’attività estremamente complessa, che oggi ancor di più rispetto al passato deve essere obbligatoriamente coordinata da un consulente SEO con tutte le attività online che riguardano un sito web. Non è possibile ragionare a compartimenti stagni: pr, corporate blog, social media, strategic placement, keyword advertising, etc. sono tutte attività correlate al SEO e pertanto ognuna di queste comporta degli effetti e delle conseguenze a livello di visibilità sui motori di ricerca.

A questo punto penso si capisca chiaramente che per ottenere dei risultati dal SEO sia necessaria una conoscenza profonda delle dinamiche e dei continui mutamenti che riguardano questo mondo, più una comprovata esperienza, testimoniata da obiettivi concreti raggiunti in tale ambito.

Ci tengo a specificare tutto ciò poiché sono anni che incontro albergatori i quali mi raccontano di aver speso soldi, senza aver ottenuto il minimo risultato promesso da “fantomatici esperti SEO“. Ho sentito di tutto in tal senso. Contratti triennali blindati con prelievo automatico dei fondi tramite Rid. Nessuna garanzia sul raggiungimento dei risultati. Insomma come avete capito girano parecchi furboni…

Non è mia intenzione spaventarvi, ma penso che questi spunti vi aiuteranno a sviluppare maggiore coscienza in questo ambito, e quindi anche ad avere più elementi per valutare le capacità di un eventuale consulente o agenzia SEO.

Fonte: Econsultancy

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