Viaggi e vacanze? Ormai si organizzano sul Web!

Il turismo sul web è in crescita costante, lo sanno tutti, le statistiche sono inconfutabili, ormai il settore dell’ospitalità potrebbe vivere tranquillamente solo grazie ad internet. La rete sta cannibalizzando tutti i tradizionali ed obsoleti canali di vendita del turismo, l’evoluzione è inarrestabile e chi non salirà sul treno dell’online ha i giorni contati.

Nonostante la crisi economica mondiale, il turismo nel web gode infatti di ottima salute, come dimostrato nell’ultimo report pubblicato da HeBS, nel quale si evidenzia il sorpasso delle prenotazioni online a discapito dei canali GDS e Voce, in profondo declino da qualche anno.

I dati analizzati riguardano nello specifico le 30 più importanti catene alberghiere a livello mondiale (Hilton, Sheraton, etc..), che nei primi 8 mesi del 2009, hanno fatto registrare un forte incremento delle prenotazioni generate tramite internet, pari al 7,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2008.

Questa è la tabella con i dati statistici:

marketing turistico

Tale report sottolinea poi l’importanza che gli albergatori devono dare al canale di vendita diretto online, che secondo parole testuali degli autori di HeBs: “rappresenta l’unica luce alla fine del tunnel“, e che come affermato più volte anche dal sottoscritto, può essere vincente solo grazie ad investimenti costanti nel settore del marketing turistico, ovvero Seo, Mail Marketing, attività promozionali su Social Networks, etc….

Il web accelera l’evoluzione del turismo

Le potenzialità offerte dal web nel settore turistico, hanno contribuito alla nascita di molti progetti interessanti, come nel caso di portali e community di tipo user generated content, vedi Boo, Travelpost, Simonseeks, Virtualtourist, etc, ma da qualche tempo stiamo assistendo alla proliferazione di nuove realtà, incentrate più che altro sull’offerta di servizi per i viaggiatori, come nel caso degli appena nati minube.it e tripbod.com.

Minube.it la rete sociale di viaggi

Minube è una comunità in stile 2.0 nata in Francia e Spagna ed ora localizzata anche il lingua italiana sul dominio www.minube.it.

Al suo interno è possibile prenotare hotel e voli aerei, grazie ad un sistema che confronta velocemente le tariffe prese dai booking engine delle principali OTA (Expedia, Venere, Bookings, etc.).

Oltre a questa funzione abbastanza comune, i visitatori però possono anche cercare consigli o  “ispirazioni genuine”, per scegliere le loro vacanze ed organizzare i viaggi futuri, grazie ai contenuti creati in maniera spontanea dagli utenti stessi, che quindi hanno il doppio ruolo di autori e fruitori.

Previa registrazione è possibile lasciare raccomandazioni a proposito di luoghi da vedere, in cui mangiare o dormire, caricando anche foto e video, ma si può addirittura creare un blog di viaggio, dove riportare il racconto della propria vacanza in maniera dettagliata.

La creazione di un profilo personale consente anche di salvare le destinazioni preferite, i racconti di viaggio più interessanti e soprattutto di mettersi in collegamento con altri utenti, che diventeranno amici proprio come succede su Facebook.

Grazie a queste caratteristiche minube rappresenta un’ottima opportunità per promuovere il proprio albergo e per ampliare la propria rete di contatti, io stesso per esempio ho realizzato 2 mini guide su Siena e Roma, consigliando il pernottamento presso dei miei clienti.

Agli utenti è consentito inoltre di diventare “evangelizzatori”, ovvero di poter guadagnare soldi, grazie alla creazione di contenuti di qualità sulle mete preferite, che genereranno profitti in proporzione alle visite ricevute, proprio come succede sul sito Simonseeks.

Unica nota dolente di Minube riguarda la scarsa affidabilità delle recensioni, le quali come per  Tripadvisor, non vengono verificate prima di essere pubblicate, e quindi, possono essere realizzate dagli albergatori in maniera autoreferenziale, per promuovere la propria attività, o diffamatoria, per danneggiare un diretto concorrente.

TripBod? Assistenti di viaggio online!

Altro progetto appena nato è tripbod, portale realizzato da Sally Broom e Dot Pinkney per aiutare i viaggiatori ad organizzare le proprie vacanze, avvalendosi di consulenti di viaggio online. Il concetto alla base di Tripbod è semplice ma intelligente; l’agente di viaggio tradizionale, che per la maggior parte dell’anno sta seduto dietro la scrivania della sua agenzia, è meno affidabile di un agente di viaggio specializzato su una località specifica.

Quando si va in agenzia, può accadere infatti di ricevere suggerimenti, da persone che non sono neanche mai state nella località turistica di nostro interesse, e questa è la causa principale di disguidi e disagi che rovinano la vacanza.

Tripbod invece mette in contatto il viaggiatore, solo ed esclusivamente con agenti di viaggio, che conoscono a meraviglia la destinazione prescelta.

Il vantaggio è ovvio, poichè per esempio se io dovessi andare a San Franciso, mi fiderei maggiormente delle opinioni di un agente di viaggio, specializzato  solo su questa meta, rispetto ad un agente di viaggio di Roma, che magari non ci è mai stato.

Gli utenti per organizzare la propria vacanza, devono prima di tutto scegliere il proprio tripbod, ovvero l’agente di viaggio preferito, consultando fra le destinazioni disponibili, o fra le aree d’interesse e leggendo i vari curriculum associati ad ogni profilo tripbod.

Dopo aver scelto si passa alla prenotazione del tripbod, che diventerà a tutti gli effetti il nostro consulente di viaggio. Ci sono più forme di prenotazione, che si differenziano per accuratezza del servizio, ed interazione con l’utente.

La formula base è la Trip Planner Light, che costa 10,99 sterline e che prevede la compilazione di un questionario da parte dell’utente e la possibilità di inviare 5 domande al proprio tripbod. Il tripbod in risposta invierà un messaggio scritto ed una google map composta da un itinerario ricco di consigli e suggerimenti per la vacanza.

La versione full che costa 150 sterline, consente invece la possibilità di scambiarsi messaggi illimitati con il proprio tripbod, anche via chat in tempo reale, consentendo quindi una maggiore interazione ed assistenza nell’elaborazione del proprio viaggio.

L’utente dopo aver trascorso la vacanza avrà la possibilità di lasciare un feedback, ovvero una recensione sul tripbod, evidenziando eventuali aspetti positivi o negativi relativi all’organizzazione del proprio viaggio.

Gli agenti di viaggio presenti attualmente, sono stati scelti grazie ad una fitta rete di collaboratori, esperti ed appassionati di viaggi, ma vista l’ambizione del progetto la ricerca è ancora aperta, per cui se pensate di avere i requisiti giusti, potreste diventare un tripbod e cominciare a guadagnare per le vostre consulenze.

Considerazioni

Ammiro l’originalità del progetto Tripbod, che dovrà però essere supportato da una reale competenza degli agenti di viaggio, altrimenti nell’arco di qualche mese, il sito web potrebbe chiudere per colpa di una cattiva reputazione.

A mio modo di vedere però, la consulenza tradizionale di un vero agente di viaggio, sarà sempre nettamente superiore a questo tipo di servizio online, e soprattutto c’è il vantaggio di potersi sfogare insultando qualcuno, nel caso in cui la vacanza sia andata male…. :-)

– Il Report completo di HeBs – Clicca qui

“Ti è piaciuto questo articolo? Allora cosa aspetti? Iscriviti al nostro feed rss per essere sempre aggiornato sui contenuti pubblicati nel blog Turismo&Consigli. Non sai cos’è un feed? Clicca qui per saperne di più

5 Comments

  • Zoe Finardi ha detto:

    Indubbiamente il futuro vedrà crescere figure professionali di questo tipo sul web, a discapito delle vere agenzie di viaggio, che come hai spiegato nell’articolo, non possono essere ferrate su ogni meta turistica del globo. E’ pur vero però, che gli agenti di viaggio tradizionali potrebbero copiare questo modello per acquisire nuovi clienti, facendo un loro portale indipendente, nel quale verrebbero raggruppate così tante figure professionali da poter soddisfare ogni tipo di richiesta dei clienti.

  • Francesco Granese ha detto:

    è tutto vero…è tutto sbagliato…
    come sempre la verità sta nel mezzo. Ma procediamo con ordine e quindi dall’inizio. Non è affatto vero che l’agenzia di viaggio tradizionale sia obsoleta se solo essa …si aggiorna ed utilizza gli strumenti disponibili on line come gli stessi siti tipo Expedia! Chi meglio di un professionista che si occupa h24 di viaggi e vacanze, che si aggiorna (se non ci va nei posti ha pur sempre il feed back dei suoi clienti se sa ascoltarli) per navigare, scegliere e prenotare. Ecco poi alcuni articoli di segno contrario che non negano un trend di crescita del turismo on line ma che lo rendono più complesso grazie anche all’attività degli agenti di viaggio: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=70767&sez=DILLOALMESSAGGERO
    http://edition.cnn.com/2009/TRAVEL/08/12/travel.agent.comeback/index.html?iref=mpstoryview
    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=372114
    ma soprattutto si hanno pià garanzie dal vero e con marchi conosciuti (http://www.timesonline.co.uk/tol/money/consumer_affairs/article6682770.ece)
    Infine il progetto Tripbod…se sono agenti di viaggio che si specializzano bene e che dialogano on line ottimo. Se si tratta di appassionati…bene…ma ci vuole continuità anche io ero un ottimo bonsaista ed oggi non lo sono più…Mi sono spiegato?
    Infine due considerazioni: a volte i costi dell’andare on line superano per le imprese quelli dell’intermediazione (circa il 10%). Inoltre ci sono soggetti specializzati nelle pr on line che non sempre sono corretti e inseriscono recensioni negative sulla concorrenza.
    Insomma: la competizione è aperta. Come Assotravel stiamo lavorando perchè i clienti che sono fedeli all’agenzia di viaggio (tradizionale e/o on line) lo siano sempre di più e stiamo lavorando affinchè i clienti che tornano in agenzia come Zoe trovino risposte alle loro aspettative di qualità di servizio e non solo per poi prendersela con qualcuno…

  • Ciro ha detto:

    Ciao Enrico,
    ti ringrazio per avere scritto di noi nel tuo articolo. Ci fa molto piacere. Anche se da poco lavoro nell’ambito del turismo online, posso dire che offre e può ancora offrire molto in termini potenziali. Il tema dell’affidabilità delle recensioni di hotel e ristoranti è senza dubbio uno degli aspetti più delicati nel nostro mondo. Vorrei però aggiungere se possibile dei distinguo.

    Prima di tutto minube è un social network diretto agli utenti, fatto da viaggiatori e per viaggiatori, molto prima che per gli albergatori. In merito a questi ultimi, in minube siamo convinti che gli hotel debbano promozionare non solo se stessi ma anche le destinazioni in cui si trovano, ovvero ciò che sta attorno all’hotel. In questo modo, un hotel di una città italiana che voglia migliorare la sua immagine nella nostra comunità di viaggiatori dovrebbe condividere con noi quei posti significativi che lo circondano (ristoranti, spiagge, musei..) in modo che ogni viaggiatore possa sceglierlo non solo per la struttura ricettiva ma anche per i punti di interesse che si trovano lì vicino. Ristoranti e hotel possono utilizzarci per farsi conoscere, però sempre qualora colgano il carattere sociale del nostro servizio.

    Per quanto riguarda le false recensioni, non esistono purtroppo metodi per evitarle del tutto. Esiste però una nuova tendenza nel settore dei viaggi online che va al di là della semplice decisione di realizzare un viaggio. Questo fattore, che contraddistingue minube da molti altri siti web, è chiamato “circolo della fiducia”: ciascun utente può organizzare i propri viaggi in base alle opinioni e alle esperienze delle persone con cui ha un rapporto e di cui si fida, siano esse familiari o amici. I motivi sono chiari: una persona conosciuta e vicina apporta fiducia e credibilità, tanto che a volte leggere il blog di un proprio contatto può valere più di mille opinioni di gente sconosciuta.

    C’è sicuramente da tenere in conto che tale circolo oggigiorno non comprende più solo le persone conosciute fisicamente, ma anche un gran numero di contatti puramente virtuali: persone con gusti e interessi simili, con cui si ha un rapporto speciale ma che a volte si incontrano solo all’interno di uno spazio virtuale, come ad esempio un social network di viaggi. Per questo parliamo di “viaggi sociali” e puntiamo su di essi tutto il nostro impegno. Sperando di poter essere utili al meglio ai viaggiatori che ci seguono.

    Grazie del tuo spazio! Un saluto a tutti

  • Loredana Cambiganu ha detto:

    Riagganciandomi a quanto detto da Zoe, vi informo che gli agenti di viaggio hanno già cominciato a riunirsi in un portale indipendente, il social commerce TravelPeople . In pochissimi mesi si sono iscritti circa 1.500 agenti di viaggio e oltre 15.000 viaggiatori, davvero un numero importante considerata la constatazione di Francesco della necessità dell’agenzia di viaggi di aggiornarsi e sfruttare al meglio le opportunità che il web offre. TravelPeople permette infatti agli agenti di incrementare il numero di contatti, dà loro l’opportunità di pubblicare gratuitamente un numero illimitato di offerte di viaggio e di acquistare il contatto di viaggiatori intenzionati ad organizzare le loro prossime vacanze e che richiedono di essere contattati da agenti qualificati. Insomma, l’agente di viaggio con le sue competenze e qualifiche ha non solo una vetrina dove farsi notare dal mercato ma anche gli strumenti adatti e semplici per trasformare il contatto in opportunità commerciale! TravelPeople inoltre, seguendo la sua natura “social” ha partecipato alla BIT e al Globe, è appena rientrato dal NoFrills e vi invita tutti al TTG, dove sarà presente con un suo stand.

    Un saluto a tutti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *